APPLICAZIONE: 
potenzialità di un allevamento

Gli animali di un allevamento vengono accresciuti in dimensione e peso sino al compimento del terzo anno di età per poi essere venduti. Se si misura il tempo in anni, la specie in questione risulta caratterizzata dalle seguenti sopravvivenze: s0 alla nascita, 100% nel resto del primo anno, s1 nel secondo anno, s2 nel terzo anno.
Gli animali in allevamento hanno capacità riproduttiva ridotta; il numero di figli prodotti da ogni animale è il seguente: 0 nel primo anno, f2 nel secondo anno, f3 nel terzo anno. 
I costi di gestione, su base annua, ammontano a: c1 per ogni animale di un anno, c2 per ogni animale di due anni, c3 per ogni animale di tre anni. 
Ciascun animale venduto apporta un ricavo pari a p.
L'eventuale acquisizione di animali giovani, di età inferiore ad un anno, comporta un onere per capo pari a c.
L'ammortamento avviene in un solo esercizio. 
L'utile è soggetto a tassazione con aliquota pari al 50%.
I valori dell'investimento (acquisto di capi) e dell'utile netto nell'ultimo triennio sono riportati sotto:
anno
investimento
utile
0
2000
9680
1
1000
5408
2
2000
11858
All'inizio del terzo anno, i proprietari dell'allevamento richiedono ad un istituto di credito l'erogazione di un finanziamento per l'avviamento di una nuova attività, offrendo come garanzia l'attività esistente. Per stabilire se si debba accordare tale prestito, il responsabile dell'ufficio fidi si rivolge alla tua società di consulenza, chiedendo di:
  1. valutare se l'allevamento sia destinato al fallimento qualora i proprietari non procedano ad ulteriori investimenti;
  2. stimare il tasso di variazione dell'utile netto nel lungo periodo, sempre nel caso di investimento nullo;
  3. prevedere la sequenza di utile netto relativa al prossimo quinquennio nell'ipotesi di investimento nullo.
DATI:
 
s0=0.6 s1=s2=0.8 f2=f3=1
c1=c2=10  c3=15  p=95 c=20

 

soluzione