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L'antenna
è un sistema del secondo ordine le cui variabili di stato sono
x1(t) = posizione angolare all’istante t Dalla
descrizione del problema segue che le equazioni di stato dell’intero sistema
sono
dove
H è il coefficiente di attrito viscoso (il momento di attrito è
proporzionale e opposto alla velocità angolare x2). Tale
sistema è lineare perché del tipo
con
Lo
stato di equilibrio corrispondente ad un ingresso v(t) costante
è unico ed è dato da
In
altre parole, lo stato di equilibrio è proprio lo stato desiderato
(antenna ferma e puntata nella direzione voluta). Affinché il sistema
di puntamento sia tecnicamente accettabile è quindi innanzitutto
necessario che il sistema sia asintoticamente stabile, perché ciò
garantisce che lo stato di equilibrio desiderato sia asintoticamente raggiunto
da qualsiasi posizione e velocità si parta. Perché questa
proprietà sia verificata, gli autovalori della matrice A devono
avere parte reale negativa.
Il
polinomio caratteristico di A è dato da
per
cui gli autovalori (radici di )sono
Gli autovalori del sistema hanno quindi parte reale negativa per qualsiasi valore (positivo) di K ma variano (nel piano complesso) al variare del parametro di progetto K come mostrato in figura.
I transitori della variabile x1(t) per v(t) = v sono quindi del tipo con
Re(l1)<0
e Re(l2)<0
per cui x1(t) tende a v per t che tende all'infinito.
Le costanti F e G dipendono dalle condizioni iniziali x1(0)
e x2(0), ma la rapidità del transitori è comunque
legata agli autovalori l1
e l2.
Nel caso in cui gli autovalori sono reali
la (1) si. può scrivere nella forma
dove
T1 e T2 sono le “costanti di tempo”
T1 = -1/l1 T2 = -1/l2 Nel
caso invece in cui gli autovalori sono complessi
posto
la (1) si può scrivere nella forma
dove
le costanti L e M dipendono dalle condizioni iniziali x1(0)
e x2(0). Anche in questo caso, comunque, la “rapidità”
del transitorio, individuata dalla costante di tempo T è determinata
dalla parte reale dell’autovalore. In conclusione, quindi, per avere transitori
rapidi si deve massimizzare la distanza degli autovalori dell’asse immaginario.
La soluzione migliore è per tanto quella corrispondente a .
Infatti, se
una delle due costanti di tempo è maggiore di .
Quanto
detto si può anche visualizzare nel piano di stato (x1,
x2) in cui si possono tracciare le traiettorie corrispondenti
ad ingresso costante v(t) = v. Come già detto, per K>0 in
tale piano esiste un unico stato di equilibrio asintoticamente stabile.
Tale equilibrio è un nodo stabile per
ed un fuoco stabile per
come mostrato in figura.
Le due traiettorie rettilinee che caratterizzano il nodo stabile ai possono ottenere determinando gli autovettori x(1) e x(2) associati ai due autovalori l1, l2cioè determinando una soluzione non nulla dell’equazione: Nel
caso limite
i due autovalori ed i due autovettori diventano coincidenti (nodo stabile
degenere) ed il quadro delle traiettorie è, pertanto, il seguente:
I
corrispondenti transitori della variabile x1(t) sono quindi
del tipo indicato in figura:
Sono, pertanto, possibili delle “sovraelongazioni” come nel caso del transitorio n.3: tali sovraelongazioni sono dovute ad una elevata velocità iniziale, che fa si che la posizione di equilibrio v venga raggiunta e addirittura superata nella fase Iniziale del transitorio. Queste sovraelongazioni non vanno tuttavia confuse con le oscillazioni smorzate che si presentano nel caso del fuoco stabile . In
conclusione, il parametro di progetto K può essere fissato pari
ad ,
perché così facendo si ottengono i transitori più
rapidi possibili. In tali condizioni, pur esistendo la possibilità
di sovraelongazioni vengono certamente evitati fenomeni di tipo oscillatorio.
Peraltro, ipotizzando che 1’antenna sia sempre ferma all’istante iniziale,
non si hanno sovraelongazioni e i transitori di x1(t) sono sempre
monotoni. Poiché l’angolo
desiderato è per forza compreso tra
ne segue che il motore da usare deve poter esercitare una coppia massima
pari a .
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