Abbiamo visto nel paragrafo precedente
che la conoscenza degli autovalori della matrice A di un sistema
lineare permette di stabilire se tale sistema è (o no) asintoticamente
stabile. Purtroppo, il calcolo degli autovalori di una matrice può
essere anche oneroso se la matrice è di dimensioni rilevanti, come
spesso accade nelle applicazioni. Per questo motivo risultano molto utili
alcuni test o metodi di analisi che, evitando il calcolo degli autovalori,
permettano di inferire l'asintotica stabilità o l'instabilità
del sistema.
Il più noto di questi test (che è una condizione sufficiente di instabilità) è il criterio di instabilità della traccia, che afferma che se in un sistema a tempo continuo [discreto] di dimensione n la traccia della matrice A è positiva [maggiore di n in modulo] il sistema è instabile. La dimostrazione di questa proprietà è ovvia, se si ricorda che la traccia di una matrice è pari alla somma dei suoi autovalori. Una condizione che richiede uno sforzo computazionale molto maggiore (ma pur sempre incomparabilmente minore di quello richiesto dal calcolo degli autovalori) è quella nota come criterio di Hurwitz. Tale criterio (di cui non riportiamo la dimostrazione) è una condizione necessaria e sufficiente perchè le n radici di una equazione polinomiale a coefficienti reali Un altro criterio molto noto di asintotica stabilità, del tutto equivalente a quello di Hurwitz, è il seguente. Esistono naturalmente criteri di asintotica stabilità dei sistemi a tempo discreto analoghi a quelli appena visti di Hurwitz e Routh. Va comunque segnalato che per mezzo della trasformazione di variabili si può riportare il problema della verifica che gli zeri di un polinomio in z siano interni al cerchio di raggio unitario a quello della verifica che gli zeri di un polinomio in s siano a parte reale negativa. In altre parole, se DA(z) = det(zI-A)=zn+a1zn-1+…+an è il polinomio caratteristico di un sistema a tempo discreto x(t+1)=Ax(t), si può scrivere la sua equazione caratteristica nella forma ![]() Applicando, allora, il criterio di Hurwitz o di Routh a questa equazione, si può determinare se il sistema a tempo discreto è asintoticamente stabile o no. Riportiamo, comunque, uno dei più noti criteri di asintotica stabilità dei sistemi a tempo discreto. Nel caso particolare dei sistemi del secondo ordine (matrice A di dimensione ![]() Il lettore potrà verificare l'efficacia di questo criterio applicandolo ai sistemi descritti negli Esempi 1 e 2. |
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