L'osservabilità di un sistema dinamico
è una proprietà che ha a che fare con la possibilità
di risolvere un problema "inverso", quello del calcolo dello stato iniziale
x(0) a partire dalla conoscenza delle funzioni di ingresso e uscita nell'intervallo
di tempo [0,t). Analogamente, la ricostruibilità ha a che fare
con la possibilità di calcolare lo stato finale x(t). È
ovvio, pertanto, che l'osservabilità implica la ricostruibilità,
perché noti x(0) e u[0,t)(.) è possibile calcolare
x(t) (formula
di Lagrange), mentre l'inverso è vero se il sistema è
reversibile.
Per analizzare la tematica dell'osservabilità è opportuno considerare il movimento libero del sistema
e definire l'insieme Xno(t) degli stati indistinguibili dall'origine come l'insieme degli stati iniziali x(0) per i quali il movimento libero è identicamente nullo nell'intervallo [0,t). Evidentemente, tale insieme è un sottospazio che gode della proprietà
Inoltre, si può mostrare che Xno(t) smette di decrescere a partire da un certo istante , cioé Xno(t)= Xno per . Infine, se , il sistema non ha stati indistinguibili dall'origine e si può mostrare che questa condizione è necessaria e sufficiente per la completa osservabilità del sistema nell'intervallo , cioé per la possibilità di calcolare x(0) da u[0,t)(.) e y[0,t)(.). In questo contesto è anche utile far ricorso al sottospazio cioé al sottospazio complementare e ortogonale a Xno. Tale sottospazio, chiamato sottospazio di osservabilità e indicato con Xo, è spesso utile per formulare esplicitamente la condizione di completa osservabilità. La condizione appena vista è spesso formulata facendo riferimento alla matrice di osservabilità (detta anche matrice di Kalman)
che ha le righe costituite dai vettori di osservabilità (trasposti). Per quanto detto, si ha
Infatti, il sistema appena scritto, che ha n equazioni e n incognite (il vettore x(0), è risolubile se e solo se la matrice di osservabilità O è non singolare. Il confronto dei Teoremi 12 e 15 permette di notare una forte analogia tra raggiungibilità e osservabilità, formalizzabile nel seguente principio di dualità. Tale principio permette di ricavare immediatamente dal Teorema 13 e dalle proprietà della forma canonica di controllo il seguente risultato. Anche il Teorema 14 sull'equivalenza tra completa raggiungibilità e fissabilità degli autovalori del sistema controllato può essere dualizzato. Per questo premettiamo la nozione di ricostruttore dello stato, illustrata schematicamente in Fig. 14.
Il ricostruttore è costituito da una copia del sistema (con stato ) cui è, tuttavia, applicato, oltre all'ingresso u(t), un secondo ingresso () legato alla differenza tra l'uscita ricostruita e l'uscita del sistema. Il vettore l, che identifica univocamente il ricostruttore, verrà supposto, d'ora in avanti, costante nel tempo (ricostruttore invariante). Come vedremo tra poco, ciò equivale, in generale, a rinunciare alla possibilità di ricostruire esattamente lo stato del sistema in tempo finito. D'altra parte, la sintesi dei ricostruttori varianti è decisamente più complicata di quella qui trattata dei ricostruttori invarianti. Se il sistema è, ad esempio, a tempo continuo, per cui il suo ricostruttore invariante è, allora, descritto dalle equazioni
Indicato con l'errore di ricostruzione, cioè la differenza tra stato del ricostruttore e stato x(t) del sistema, è immediato verificare che (27') per cui si può concludere che lo stato ricostruito tende allo stato del sistema x(t), qualsiasi sia l'errore di stima iniziale , se e solo se il sistema (27) è asintoticamente stabile. Quando ciò si verifica si dice che il ricostruttore l è un ricostruttore asintotico dello stato. Naturalmente, la velocità con cui lo stato ricostruito converge verso x(t) è legata agli autovalori (e, in particolare, all'autovalore dominante) della matrice . A questo proposito è interessante tener presente il seguente risultato, che è, appunto, il duale di quello sulla fissabilità degli autovalori del sistema controllato.
Questo risultato dice che elaborando
in tempo reale le misure d'ingresso e uscita di un sistema lineare completamente
osservabile è possibile ricostruire con grande rapidità
e precisione lo stato del sistema. Poiché la completa osservabilità
è (come la completa raggiungibilità) una proprietà
genericamente soddisfatta in un sistema lineare, si può capire
come lo schema di Fig. 14 sia di grande interesse nelle applicazioni.
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