Si consideri una funzione  definita in corrispondenza dei numeri interi non negativi, cioè
 
t = intero non negativo

La trasformata Zeta di tale funzione, indicata con
 

è semplicemente data dalla serie:
 
(46)

Naturalmente, perché tale espressione abbia significato è necessario che la serie (46) converga in un intorno del punto improprio z-1= 0 (nel quale essa, ovviamente, converge). Si supponga ora che f(t) non cresca, al crescere di t, più in fretta di una serie geometrica. Allora,  tende ad uno o più limiti positivi, il più grande dei quali è indicato con Rc,  cioè
 

E' facile mostrare che la serie
 

converge assolutamente per tutti gli z (complessi) che soddisfano la relazione
 

ed è per questo motivo che Rc è chiamato raggio di convergenza.
L’operazione di trasformazione  è ovviamente lineare poiché
 

Teoremi analoghi a quelli visti per le trasformate di Laplace valgono per le trasformate Zeta. Se si indica con  la funzione ottenuta da  per traslazione del tempo (ritardo), cioè
 

vale, ovviamente, la seguente relazione:
 

mentre, se si indica con  la funzione ottenuta da  per traslazione del tempo im senso opposto (anticipo), cioè:
 

si ottiene:
 

Il modo più semplice per determinare le espressioni analitiche delle trasformate Zeta è quello di determinare la somma della serie (46). Così, ad esempio, se
 

si ha
 

per IzI>IaI e la stessa formula vale anche se a è una matrice quadrata A pur di sostituire ad 1 la matrice unità I .
Altre trasformate Zeta F(z) di funzioni f(t) sono riportate qui di seguito.
 
 

f(t)
F(z)
at
1
t
t2
t3

 
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